Unāarte che si allena
Che i mesi del lockdown abbiano avuto forte impatto sulla quotidianitĆ del Paese e non solo, ĆØ indubbio. Ogni tipo di attivitĆ ha sofferto la chiusura forzata, sport e cultura compresi. Atleti olimpici costretti tra le mura di casa, musicisti disoccupati e ballerini senza pubblico. Sebbene per definizione la danza sia unāarte, la preparazione fisica necessaria ad ottenere un entrechat trois, per esempio, ĆØ del tutto paragonabile allāallenamento necessario ad un buon palleggio di pallavolo. Ciò significa che per arrivare a soddisfare regole e canoni dellāarte della danza classica, talento ed espressivitĆ non sono nemmeno lontanamente sufficienti. Proprio come qualsiasi altra disciplina sportiva, ĆØ necessario lo studio e il perfezionamento costante della tecnica e lāesercizio fisico adeguato ad ottenere lāindispensabile forza ed elasticitĆ . Un lavoro quotidiano molto intenso che questo video spiega molto bene.

Danza pre e post Covid-19
Lo studio della danza prima del coronavirus avveniva quasi interamente offline, facevano eccezione alcune playlist su YouTube rivolte principalmente ad adulti e qualche corso online dedicato in particolare alla didattica per utenti alle prime armi. I circa 1,4 milioni di giovani ballerini tra i 4 e i 20 anni, per coltivare la propria passione ed inseguire il proprio sogno, erano tutti soliti preparare la propria borsa, sistemare lāacconciatura, recarsi presso una scuola di danza ed entrare fisicamente in sala. Ma la pandemia, oltre che di tutte le altre abitudini, li ha privati anche di questa, li ha chiusi in casa, i più fortunati hanno potuto ingannare la noia con qualche ruota in giardino, agli altri non ĆØ stato concesso nemmeno quel lusso. Tuttavia, dopo un primo momento di totale disorientamento, dettato anche dal clima generale di terrore, ci si ĆØ resi conto che a casa si può fare molto più di ciò che abbiamo mai immaginato, danza compresa. Alcuni compromessi si sono resi senzāaltro necessari: molti giovani ballerini hanno eseguito il rond de jambe disegnando semicerchi su grĆØs porcellanato anzichĆ© sullāapposito tappeto in linoleum, alla sbarra hanno sostituito una sedia o un appendiabiti e hanno imparato a schivare opportunamente vasi antichi e abat-jour con mani e piedi.
Se in molti casi, consapevoli di esserne dipendenti, avevamo arrogantemente criticato lāeccessivo utilizzo della tecnologia, in questi mesi di confinamento forzato abbiamo preferito limitarci a decretarne la necessitĆ . Chi su Skype, chi su Google Meet, chi senza difficoltĆ , chi con lāausilio di qualche tutorial dal nipote, ci siamo connessi per comunicare, informarci, o svolgere qualche meeting di lavoro. La danza ha fatto lo stesso e ha trasformato la lezione quotidiana in una diretta su Instagram o su Zoom, con lo scopo di non rinunciare allo studio della disciplina e di ritrovare un pò di ānormalitĆ ā in un contesto surreale. Moltissime scuole di danza si sono attivate tempestivamente e hanno permesso ai propri allievi di continuare a studiare ed allenarsi anche da casa. Va sottolineato, però che le modalitĆ con cui le lezioni di danza si sono svolte in questi mesi, possono essere considerate un ottimo metodo di āsopravvivenzaā della disciplina, non un approccio alternativo che possa sostituire del tutto una lezione dal vivo.

PerchƩ le lezioni online non bastano
In questi mesi anche noi abbiamo sperimentato la didattica in diretta streaming, abbiamo usato il pretesto della costanza e dellāimportanza di continuare a studiare, sottolineando come noi insegnanti potessimo in qualche modo rappresentare un momento di svago e allo stesso tempo di formazione nella piattezza delle giornate di piena pandemia, la veritĆ ĆØ che noi stesse avevamo estremo bisogno di vedere, anche se attraverso uno schermo, i nostri allievi e di continuare trasmettere loro la nostra passione. Abbiamo accompagnato i nostri allievi dai corsi propedeutici a quelli accademici fino alla fine dellāanno accademico prevista a giugno, lo abbiamo fatto gratuitamente, ma abbiamo realizzato che nonostante abbiamo impiegato il massimo impegno, ciò che i bambini e i ragazzi hanno ottenuto ĆØ stato per lo più un pò di sana distrazione e constatato che, soprattutto per i più giovani ballerini, il valore delle lezioni dal vivo ĆØ imparagonabile rispetto a quello delle lezioni online.
Ecco a parer nostro cosa ĆØ mancato:
- Lāaspetto della socialitĆ : tra gli obiettivi dei corsi di danza propedeutici vi ĆØ proprio quello di riuscire ad imparare a fare parte di un gruppo, a relazionarsi con gli altri e a danzare con loro, a saper gestire uno spazio comune con i compagni. Inoltre ĆØ fondamentale per i bambini apprendere il valore della collaborazione durante i vari esercizi in coppia e a gruppi, sapersi aiutare a vicenda nello svolgimento di piccole legazioni coreografiche.
- Il contatto fisico: il contratto fisico viene utilizzato in moltissimi esercizi dedicati in particolare allāapprendimento dellāanatomia, ma anche con lo scopo di percepire una determinata sensazione (ad esempio due schiene a contatto per imparare a mantenere una postura corretta). In numerose occasioni, inoltre il contatto fisico ĆØ uno strumento indispensabile per noi insegnanti quando vogliamo correggere un allievo, per un bambino infatti una spiegazione solo verbale non sempre ĆØ sufficiente. Non trascurabile, infine lāimportanza del contatto fisico a livello emotivo, lāefficacia di un abbraccio di gruppo non va sottovalutata, esso rappresenta unāottima modalitĆ di pausa tra le varie parti della lezione ed ĆØ un bellissimo modo di consolidare maggiormente il rapporto di amicizia tra i bambini.
- Lāaspetto musicale: nonostante la connessione odierna permetta il collegamento di decine o anche centinaia di persone, non si può dire che essa ne garantisca la perfetta contemporaneitĆ , inoltre la qualitĆ del suono viene compromessa. Fare lezione di danza senza avere a disposizione un riferimento musicale chiaro e preciso ĆØ assai difficoltoso, ĆØ inutile quindi pretendere unāesecuzione musicale degli esercizi. Durante molte lezioni in streaming abbiamo notato infatti che ogni allievo ha serenamente interpretato ogni brano a suo piacimento. La musicalitĆ tuttavia non ĆØ un aspetto trascurabile della danza, piuttosto uno di quelli che sin da subito i bambini sono chiamati ad esercitare.
- La sincronia: sebbene per molti giovani ballerini lāaspirazione sia quella di danzare un balletto nel ruolo di solista, ĆØ indispensabile riuscire innanzitutto a danzare in gruppo, il repertorio classico della danza invero ĆØ costituito per la gran parte da coreografie di gruppo. La capacitĆ di saper gestire spazi e tempi in maniera coordinata rispetto ai propri compagni ĆØ molto importante e va imparata sin da piccoli, il primo passo ad esempio ĆØ riuscire a stare perfettamente in linea o in cerchio. Per sviluppare lāattitudine a osservarsi a vicenda per riuscire a muoversi nella giusta direzione al momento esatto, tuttavia, ĆØ necessario svolgere una lezione in uno spazio condiviso in compresenza dei compagni.
- Lāaspetto dinamico: in assenza di un pavimento adatto e degli spazi necessari, per molti ballerini, la lezione online si ĆØ limitata allāesecuzione della sbarra o della sbarra a terra e di qualche esercizio āstaticoā al centro, ma la danza ĆØ molto altro, ĆØ dinamicitĆ ed energia. I salti ad esempio sono una parte irrinunciabile della lezione per sviluppare la forza necessaria ad eseguire una coreografia, sapersi muovere su un palcoscenico inoltre significa allenarsi in uno spazio che permetta di muoversi liberamente e viaggiare in ogni direzione con il corpo.
- Il pubblico: il saggio di fine anno ĆØ unāoccasione importante per i ballerini, permette loro non solo di dimostrare ciò che hanno imparato durante lāanno, i loro progressi, ma anche di mettersi in gioco nellāinterpretazione di un ruolo particolare in una storia, di sviluppare lāaspetto teatrale della danza e liberare la propria espressivitĆ . La danza ĆØ fatta per emozionare il pubblico e i ballerini, anche i più giovani, devono avere la possibilitĆ di sperimentare cosa significa. Lāeleganza di un gesto, la profonditĆ di uno sguardo, il fragore di un applauso e il calore dei riflettori purtroppo sono aspetti che solo uno spettacolo dal vivo può trasmettere, un computer e una connessione, non sono sufficienti.
Per questo speriamo che a settembre la danza possa a tornare a vivere in sala, insieme.