Atterrata per caso nel sul pianeta danza all’età di 6 anni in compagnia di mia sorella Sara. Come nella maggior parte delle esperienze da me vissute, mi sono buttata in questo mondo senza pensare al futuro, non sognavo di diventare una ballerina famosa, semplicemente mi piaceva ballare e mi piaceva davvero tanto! Dopo i primi anni di danza, nostra mamma Susy ha iniziato a vedere che c’era del talento e ,credendo in noi, ci ha portato in una nuova scuola, “Ganxhe arte danza”.
Ricordo ancora la prima volta che sono entrata, non riuscivo a vedere Nicoletta, la Direttrice, perché ero più bassa del bancone ma ero riuscita a spiare le ragazze grandi che ballavano sulle punte, sotto l’occhio attento della Maestra Erika Montagnoli, è stata un’emozione grandissima e da lì ho capito che ballare sarebbe stato il mio futuro. Dai 12 fino ai 18 anni, Erika è stata la mia maestra, sia di danza che di vita, mi ha fatto crescere moltissimo, mi ha preparata per moltissimi concorsi, anche internazionali in cui ho ottenenuto sempre ottimi risultati.
Ammetto che ci sono stati periodi anche molto faticosi, conciliare scuola e danza, non avere mai un pomeriggio libero a differenza dei miei coetanei, arrivare a casa la sera sfinita e piena di dolori e vesciche, passare l’estate partecipando a stage di danza per cercare di migliorare sempre di più, ma tutto questo fa parte del gioco, se si vogliono ottenere risultati bisogna sudare.
Tantissime sono state le soddisfazioni, passare alla selezione finale per l’English national ballet school, arrivare in finale a New York e ballare sul palco David H. Koch Theater, vincere il premio Mab insieme ad una lunga lista (di cui vado molto fiera) di concorsi in giro per l’Italia.

In quarta superiore un concorso ha cambiato un pò la direzione del mio percorso artistico. Sono infatti stata notata dalla Signora Comi direttrice dell’accademia dell’Opera di Roma la quale ha invitato me e mia sorella Sara a partecipare all’audizione per l’Accademia. Passata la selezione, con grande sorpresa, mamma e papà capiscono che è un occasione da non perdere e mi danno il loro appoggio per andare. Così a settembre parto, prendo un treno con solo una valigia a fianco, senza sapere dove avrei trovato alloggio, senza pensare a quanto sarebbe stato difficile cambiare scuola in quinta superiore, semplicemente mi butto. Il mio anno all’Opera è stato pieno di emozioni, sia positive che negative, la lontananza da casa, da mia sorella Sara e la rigidità dell’Accademia non sono state per niente facili da affrontare, ma la voglia di migliorare, di farsi notare, di esser la migliore (e anche di non farsi bocciare) tra le centinaia di ragazze piene di talento e doti, mi ha spinto a dare sempre di più e l’impegno è stato ampiamente ripagato, finendo l’anno con il miglior voto del mio corso accademico e un diploma di maturità al liceo artistico.
L’anno successivo nonostante i bei risultati a Roma, decido di cambiare e avvicinarmi a casa. Ho così iniziato a frequentare l’accademia AIDA di Milano per la quale ho ricevuto una borsa di studio, dove ho potuto fare moltissima esperienza di palcoscenico e conoscere molti coreografi di grande fama e dopo due anni di studio, di amicizie e di alzataccie alle 5 del mattino per prendere il treno, mi sono diplomata.
Dopo il diploma tornata a casa, Erika Montagnoli ha accolto nella sua scuola sia me che Sara, come nuove insegnanti di classico e contemporaneo.
Dopo 3 anni di professione posso dire che, ho sempre avuto un debole per i bambini e l’insegnamento, ma mai avrei pensato che insegnare potesse dare delle emozioni così grandi. Ogni lezione mi sforzo di trasmettere di più e dare il massimo per far innamorare i bambini della danza tanto quanto lo sono io.
